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RobSpax

before bernie ecclestone

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signori

vorrei conoscere quell'era della formula 1,sempre riguardo alla dirigenza,

che c'era prima del contratto fra mosley e ecclestone che dava a quest'ultimo pieno potere sulla formula regina per 100 anni...

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

no no...

 

io penso che si referisce al desiderio di vedere Michael nella Mecca (:hihi:)

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

no no...

 

io penso che si referisce al desiderio di vedere Michael nella Mecca (:hihi:)

:rotfl:

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

 

 

ASSOLUTAMENTE NO....

sappiamo tutti a che squadra che non aveva fondi per progettare una macchina mi riferisco....

 

 

vabbe ma la domanda che ho posto non vi interessa?

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

 

 

ASSOLUTAMENTE NO....

sappiamo tutti a che squadra che non aveva fondi per progettare una macchina mi riferisco....

 

vabbe ma la domanda che ho posto non vi interessa?

Guarda non so dirti...quando io ho iniziato a seguire la F1 c'era gi? l'impero del male a dominare sui costruttori.

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ma il LADRI nella firma si riferisce a kimi e felipe? :hihi:

 

 

ASSOLUTAMENTE NO....

sappiamo tutti a che squadra che non aveva fondi per progettare una macchina mi riferisco....

 

vabbe ma la domanda che ho posto non vi interessa?

Guarda non so dirti...quando io ho iniziato a seguire la F1 c'era gi? l'impero del male a dominare sui costruttori.

 

:rotfl:

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lo so che c'erano l'imperatore mosley e darth bernie ecclestone vader...

 

comunque

 

spremendo un p? le meningi su wiki

 

Per gestire i diritti televisivi e gli altri aspetti commerciali Ecclestone cre? la Formula One Promotions and Administration (FOPA), che successivamente si trasformer? in Formula One Management. FOPA prima e FOM poi cominciarono a gestire non solo i diritti televisivi ma anche i premi gara, i contratti con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni, trasformandosi nel vero centro di potere della Formula 1. Nel fare questo Ecclestone trasform? uno sport ancora in parte amatoriale in uno organizzato in maniera impeccabile e dall'aspetto professionale, in particolare quando nella serie cominciarono a partecipare, come concorrenti o fornitori, i pi? grandi gruppi automobilistici del mondo. Durante questo periodo Ecclestone divenne anche uno degli uomini pi? ricchi al mondo.

 

Nel 1995 la FIA concesse i diritti commerciali a Formula One Management per un periodo di 15 anni a fronte di un pagamento annuale, e a completamento dell'opera il 28 giugno del 2000 la FOM, dietro anticipo di una cospicua somma, si ? vista assegnare dalla FIA i diritti sulla Formula 1 fino al 2110, ovvero per pi? di un secolo. Come parte di questi accordi i maggiori team avrebbero dovuto ricevere una partecipazione azionaria nel gruppo, ma questo non ? mai avvenuto, cos? come non si ? materializzata la quotazione in Borsa auspicata.

 

Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla societ? SLEC Holdings basata a Jersey, che a cascata controlla le altre societ? fino a Formula One Management, la societ? operativa. Di SLEC (acronimo di Slavica Ecclestone, moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la societ? Bambino Holdings, mentre il 75% delle quote ? nelle mani di tre banche (Bayerische Landesbank, Lehman Brothers e J.P. Morgan Chase, unite nella societ? Speed Investments) che le ottennero nel 2002 dopo il fallimento del gruppo multimediale di Leo Kirch che aveva investito nella Formula 1. Ci? nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle scatole cinesi e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha il pieno controllo del gruppo di societ?.

 

Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziare che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre 2004 quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, che per? si annuncia estremamente lunga e dal risultato incerto.

 

Nel 1974 Ecclestone fu tra i fondatori della Formula One Constructors Association (FOCA), un'associazione tra i manager delle principali scuderie inglesi, insieme a Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley, Ken Tyrrell e Frank Williams. La FOCA si caratterizz? immediatamente come un contropotere a quello della FIA che organizzava il Campionato Mondiale: nel 1975 la battaglia riguard? il sistema delle ammissioni e dei premi, a partire dal 1976 il cruciale controllo dei diritti televisivi.

 

La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inaspr? quando Ecclestone divenne direttore esecutivo della FOCA nel 1978, con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) Jean-Marie Balestre. Lo scontro continu? fino al marzo 1981 quando fu firmato il primo Patto della Concordia che dava alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.

 

Nel 1987, alla fine della validit? di quel Patto (altri seguiranno), Ecclestone fu nominato vice-presidente della FIA con la delega agli affari promozionali. Questo segn? di fatto la fine della FOCA come entit? autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell'establishment federale con un potere enormemente accresciuto.

 

Nel frattempo Nelson Piquet aveva vinto due Campionati mondiali piloti per la Brabham nel 1981 e 1983, quest'ultimo con il motore turbo della BMW. Ridotto il tempo e l'interesse per la gestione di una squadra, alla fine del 1987 Ecclestone vendette la scuderia prima all'Alfa Romeo e poi allo svizzero Joachim Luhti, strada che avrebbe portato alla scomparsa dello storico marchio.

 

grazie a tutti :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl: :superruby: :superruby:

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lo so che c'erano l'imperatore mosley e darth bernie ecclestone vader...

 

comunque

 

spremendo un p? le meningi su wiki

 

Per gestire i diritti televisivi e gli altri aspetti commerciali Ecclestone cre? la Formula One Promotions and Administration (FOPA), che successivamente si trasformer? in Formula One Management. FOPA prima e FOM poi cominciarono a gestire non solo i diritti televisivi ma anche i premi gara, i contratti con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni, trasformandosi nel vero centro di potere della Formula 1. Nel fare questo Ecclestone trasform? uno sport ancora in parte amatoriale in uno organizzato in maniera impeccabile e dall'aspetto professionale, in particolare quando nella serie cominciarono a partecipare, come concorrenti o fornitori, i pi? grandi gruppi automobilistici del mondo. Durante questo periodo Ecclestone divenne anche uno degli uomini pi? ricchi al mondo.

 

Nel 1995 la FIA concesse i diritti commerciali a Formula One Management per un periodo di 15 anni a fronte di un pagamento annuale, e a completamento dell'opera il 28 giugno del 2000 la FOM, dietro anticipo di una cospicua somma, si ? vista assegnare dalla FIA i diritti sulla Formula 1 fino al 2110, ovvero per pi? di un secolo. Come parte di questi accordi i maggiori team avrebbero dovuto ricevere una partecipazione azionaria nel gruppo, ma questo non ? mai avvenuto, cos? come non si ? materializzata la quotazione in Borsa auspicata.

 

Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla societ? SLEC Holdings basata a Jersey, che a cascata controlla le altre societ? fino a Formula One Management, la societ? operativa. Di SLEC (acronimo di Slavica Ecclestone, moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la societ? Bambino Holdings, mentre il 75% delle quote ? nelle mani di tre banche (Bayerische Landesbank, Lehman Brothers e J.P. Morgan Chase, unite nella societ? Speed Investments) che le ottennero nel 2002 dopo il fallimento del gruppo multimediale di Leo Kirch che aveva investito nella Formula 1. Ci? nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle scatole cinesi e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha il pieno controllo del gruppo di societ?.

 

Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziare che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre 2004 quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, che per? si annuncia estremamente lunga e dal risultato incerto.

 

Nel 1974 Ecclestone fu tra i fondatori della Formula One Constructors Association (FOCA), un'associazione tra i manager delle principali scuderie inglesi, insieme a Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley, Ken Tyrrell e Frank Williams. La FOCA si caratterizz? immediatamente come un contropotere a quello della FIA che organizzava il Campionato Mondiale: nel 1975 la battaglia riguard? il sistema delle ammissioni e dei premi, a partire dal 1976 il cruciale controllo dei diritti televisivi.

 

La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inaspr? quando Ecclestone divenne direttore esecutivo della FOCA nel 1978, con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) Jean-Marie Balestre. Lo scontro continu? fino al marzo 1981 quando fu firmato il primo Patto della Concordia che dava alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.

 

Nel 1987, alla fine della validit? di quel Patto (altri seguiranno), Ecclestone fu nominato vice-presidente della FIA con la delega agli affari promozionali. Questo segn? di fatto la fine della FOCA come entit? autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell'establishment federale con un potere enormemente accresciuto.

 

Nel frattempo Nelson Piquet aveva vinto due Campionati mondiali piloti per la Brabham nel 1981 e 1983, quest'ultimo con il motore turbo della BMW. Ridotto il tempo e l'interesse per la gestione di una squadra, alla fine del 1987 Ecclestone vendette la scuderia prima all'Alfa Romeo e poi allo svizzero Joachim Luhti, strada che avrebbe portato alla scomparsa dello storico marchio.

 

grazie a tutti :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl: :superruby: :superruby:

Beh complimenti per la tenacia nella ricerca. Sinceramente tutti questi fatti che hai riportato mi hanno fatto davvero capire a che livello Ecclestone ? un mafioso...al punto da sfidare da solo dei colossi bancari...

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Nel 1904 nasce a Parigi l?Associazione Internazionale degli Automobile Club Riconosciuti (AIACR) per organizzare gare internazionali.

Il primo Presidente ? il Barone olandese Etienne de Zuylen che rimane in carica fino al 1931.

L'AIACR pubblica il primo calendario sportivo nel 1908 e nel 1924 forma la Commissione Sportiva Internazionale (CSI) per gestire i Grand Prix e le altre forme di competizione.

 

Il Conte francese Robert de Vog?? ricopre la carica di Presidente tra il 1931 ed il 1936 per poi essere sostituito, tra il 1936 ed il 1958 da un altro nobile francese, il Visconte Jehan de Rohan.

Le gare per vetture da Grand Prix cominciano nel 1946 e si disputano principalmente in Francia (10 su 17 in quell?anno). Ogni gara fa storia a s?, nel senso che non esiste ancora una serie di competizioni al termine delle quali si assegna un qualsiasi Titolo. Si corre anche in Belgio, Gran Bretagna, Svizzera, Italia e Spagna.

 

Il 28 febbraio 1946, la CSI si riunisce con l'obiettivo di progettare un rinnovamento delle vecchie regole. L?attuale regolamento ? infatti in vigore dal 1938, cio? prima della Seconda Guerra Mondiale.

 

Due dei principali pilastri della motorizzazione mondiale, Francia e Gran Bretagna, presentano due proposte:

 

- Proposta francese:

1946-1947. Proseguimento delle norme pre-guerra, ossia cilindrata di 3 litri per i motori sovralimentati (compressore) e di 4,5 litri per gli aspirati (senza compressore). Carburante limitato e regolamentato.

1948-1953. Cilindrata ridotta rispettivamente ad 1.5 e 3 litri per i motori con e senza compressore. Carburante senza restrizioni.

I francesi sostengono che le prime due stagioni saranno un periodo di transizione, con l'obiettivo di sviluppare nuove automobili in quanto, in quei giorni, si corre ancora con macchine della fine degli anni ?30.

 

- Proposta inglese:

1946-1950. Cilindrata rispettivamente di 1,5 e 4,5 litri per motori con e senza compressore. Carburante completamente libero.

 

Marzo 1946. L'AIACR sostiene l'iniziativa britannica. In risposta, i francesi non esitano a presentare una seconda proposta basata sulla introduzione di cilindrata di 1,5 e 3 litri (con e senza compressore) dal prossimo anno.

 

Fine giugno 1946. L'AIACR si riunisce a Parigi e discute diverse questioni:

- 25 giugno: rielezione del Presidente, il visconte De Rohan.

- 3 luglio: l'AIACR viene ridenominato, ufficiosamente, Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA).

 

Il 21 giugno, la CSI si riunisce e delibera la fondazione di una nuova categoria, la Formula Internazionale. Essa sar? introdotta nel 1947 e durer? fino al 1951.

Anche in questo caso si tratta di una proposta inglese e si decide che i veicoli avranno cilindrate di 1,5 e 4,5 litri con e senza compressore. Il carburante non sar? esente da restrizioni, ma queste saranno regolamentate dai membri della CSI.

La validit? delle vecchie regole viene protratta fino al 31 dicembre 1946.

Viene esplicitamente fatto divieto ai concorrenti tedeschi di partecipare alle gare, segno evidente delle ?ferite? lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale.

Il 1? settembre 1946 si disputa a Torino il terzo Gran Premio del Valentino, la prima gara corsa con le specifiche tecniche del nuovo regolamento che per? non sar? in vigore fino al 1 ? gennaio 1947. Tuttavia, altre due gare, svoltesi il 30 settembre a Milano ed il 6 ottobre al Bois de Boulogne si svolgono nel rispetto della nuova normativa. Si pu? dire che la nuova Formula nasce di fatto nel 1946 ma, giuridicamente, nel 1947.

 

17 ottobre 1947. La CSI si riunisce in occasione della celebrazione del Motor Show di Parigi. La commissione, composta da delegati da tutto il mondo (tre dalla Francia, due dagli Stati Uniti, Belgio, Gran Bretagna, Italia, ecc, uno di Austria, Ungheria, Svezia, ecc), raggiunge le seguenti conclusioni:

 

Il Barone Ren? de Knyff ? eletto presidente onorario.

Augustin P?rousse ? il nuovo presidente ed il vice presidente ? Lord Howe.

Adozione all'unanimit? del nuovo calendario per il 1948.

Estensione delle regole della Formula internazionale fino al 31 dicembre 1953.

Infine, si decide di creare una nuova categoria. Il regolamento, valido dal 1 ? gennaio 1948 fino al 31 dicembre 1953, prevede veicoli da 500 cmc con motore sovralimentato e da 2 litri aspirati. Carburante libero.

 

Fino ad allora la categoria ?principale? ? conosciuta come Formula Internazionale ma, con l'esistenza di questa nuova categoria "inferiore", c?? la necessit? di fare una distinzione.

La stessa FIA, nelle sue dichiarazioni ufficiali, parla di International Formula I (IFI) e International Formula II (FIII.) rispettivamente. Questo crea un po? di confusione, specialmente tra gli organi di stampa che seguono le competizioni. Ecco perch?, nel corso di questi primi mesi, si possono leggere innumerevoli varianti:

 

- International Formula I (IFI) e International Formula II (FIII.).

- Formula I (EF) e Formula II (F.II)

- Formula A (FA) e Formula B (FB)

- Formula 1 (F.1) e Formula 2 (F.2)

 

Nel 1949, dopo il primo campionato del mondo organizzato dalla Federazione Internazionale Motociclistica, la CSI, in base ad una mozione dei rappresentanti italiani, delibera che un simile campionato per le auto debba essere inaugurata per l'anno successivo.

Nasce cos? il Campionato del Mondo Conduttori di F1, il primo campionato del mondo automobilistico.

 

Per il 1950, la CSI approva l'idea di mettere insieme una serie di eventi.

Le gare dovranno avere una distanza minima di 300 km ed una durata minima di tre ore.

Tra il 1958 ed il 1963 la presidenza della FIA viene affidata al Conte Hadelin de Liedekerke Beaufort della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie mentre, a partire dal 1961 e fino al 1970, Perousse viene sostituito da Maurice Baumgartner alla guida della CSI.

 

Nel 1963 tocca al Principe Filippo Caracciolo di Castagneto (padre della moglie di Gianni Agnelli) diventare Presidente FIA, sostituito due anni dopo dall?inglese Wilfrid Andrews al cui subentra, a sua volta, il Principe Amaury de Merode a partire dal 1971.

 

Qui comincia ?l?egemonia? del Principe tedesco Paul Alfons von Metternich che riveste la carica di Presidente FIA tra il 1971 ed il 1986 ma che era gi? a capo della CSI fin dal 1970.

 

In questo periodo fanno il loro ingresso sulla scena della F1 due ex piloti inglesi: Bernie Ecclestone e Max Mosley.

Ex pilota sia di moto che di auto a cavallo tra gli anni ?40 e ?50 (? nato nel 1930), Ecclestone diventa manager di piloti (Stuart Lewis-Evans, Jochen Rindt) e, nel 1972, rileva la Brabham da Ron Tauranac diventandone il team manager. Con lui lavora Herbie Blash (attuale responsabile tecnico della F1), ex meccanico di Rindt che lo segue alla Brabham. Nel 1974, assieme a Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley, Ken Tyrrell e Frank Williams costituisce la Formula One Constructors Association (FOCA), la ?confindustria? degli assemblatori inglesi che utilizzano il motore Ford Cosworth.

Mosley, anch?egli ex pilota, ? l?avvocato di Ecclestone e, assieme ad Alan Rees, Graham Coaker e Robin Herd, ha fondato la March nel 1970.

 

Metternich lascia la CSI nel ?76 all?industriale belga Pierre Ugeux che si trova ben presto in difficolt? in quanto non pu? dedicare molto tempo alla Commissione. In polemica con lui e con la poca professionalit? dimostrata, il vice-presidente della CSI, l?editore francese Jean Marie Balestre, rassegna le sue dimissioni proponendo di istituire un nuovo organismo indipendente dalla FIA, la Federazione Internazionale dello Sport Automobilistico (FISA), della quale viene eletto Presidente nel 1978.

 

In breve Balestre (di cui vengono pubblicati documenti che dimostrerebbero il suo ruolo di collaborazionista con le SS al tempo dell?occupazione tedesca in Francia) impone il proprio controllo personale e politico sulla maggior parte delle decisioni prese dalla FISA.

 

Il 15 aprile 1980, Balestre propone al congresso della FIA la soppressione dell'attuale campionato di F1 per trasformarlo, a partire dal 1 ? gennaio 1981, nel "FIA Formula One World Championship". Con questo nuovo atto, la parola ?Campionato Mondiale? riferita ad una qualsiasi attivit? automobilistica sar? di esclusiva propriet? della FIA e la FISA potrebbe agire come suo agente plenipotenziario. Questo ? stato pensato per dichiarare esplicitamente la ?propriet?? di tale campionato da parte della FIA e della FISA, il che comprende tutti gli aspetti commerciali e finanziari del caso.

 

Ecclestone e la FOCA, che vorrebbe gestire autonomamente i diritti televisivi della F1, cominciano un feroce braccio di ferro con Balestre che porter? alla ?invalidazione mondiale? di alcuni GP tra il 1980 ed il 1981, la famosa ?Guerra FISA-FOCA?; da una parte i ?legalisti? (Ferrari, Renault e Alfa), dall?altra tutti i teams affiliati alla FOCA (in pratica tutti). L?oggetto del contendere ? il timore dello strapotere di queste Grandi Case che dispongono dei mezzi economici per sviluppare i motori turbo, vero spauracchio del periodo. Dall?altra parte, gli inglesi cercano di ?aggirare l?ostacolo? con l?uso spregiudicato dell?effetto suolo, da molti considerato troppo pericoloso.

La guerra si conclude nel marzo 1981 con il ?Patto della Concordia? nel quale la FISA ottiene di mantenere i turbo e ridurre l?effetto suolo mentre la FOCA (e in particolare Ecclestone) ottiene la gestione dei diritti TV.

 

Nell?86 Balestre subentra a Von Metternich alla presidenza della FIA prendendo il controllo formale assoluto della gestione della F1 e dell?automobilismo mondiale.

A fine ?87 Ecclestone cede la Brabham (che fallisce di l? a poco) e si butta anima e corpo nella gestione economica della F1.

Gli episodi di fine anni ?80 (gli scontri Senna-Prost) rendono troppo ingombrante la figura del francese che, a fine 1991, viene sostituito alla guida della FISA da Max Mosley (eletto con 43 voti contro 29).

 

Nel ?93 Mosley subentra a Balestre anche alla presidenza FIA con Ecclestone vice-presidente al quale viene affidata la gestione commerciale della serie, stata appaltata alla societ? Formula One Management (FOM) di propriet? dello stesso Ecclestone. Nell?ottobre dello stesso anno viene abolita la FISA in quanto, ormai, ? un ente inutile.

 

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alla fine del 1987 Ecclestone vendette la scuderia prima all'Alfa Romeo e poi allo svizzero Joachim Luhti, strada che avrebbe portato alla scomparsa dello storico marchio.

 

grazie a tutti :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl: :superruby: :superruby:

 

A fine '87, eletto alla vice-presidenza della FIA, Ecclestone cede la maggioranza delle sue azioni all'Alfa Romeo che era gi? diventata partner della scuderia per progetti diversi dalla F1. La Brabham continua ad esistere nell'88, pur non correndo, sotto la direzione di Blash, incaricato di riorganizzare il team per il 1989.

 

A fine '88 Joachim Luthi acquista la Motor Racing Developments, la societ? che possiede la Brabham. Si tratta di uno spregiudicato finanziere svizzero che non sa cosa sia un'auto ma vede nella F1 la possibilit? di fare soldi.

La nuova BT58, disegnata da Sergio Rinland, dispone delle gomme Pirelli grazie all'interessamento di Ecclestone che ha ancora un piccola partecipazione azionaria. Il motore ? il poco potente Judd V8, i piloti sono Martin Brundle e Stefano Modena.

Proprio l'italiano ? protagonista dell'unico exploit della stagione piazzandosi in seconda fila a Montecarlo dove conclude al 6? posto dopo essere stato costretto ad una sosta ai box qyando era 3?. Il resto dell'anno ? costellato dalle rotture ma, soprattutto, dall'arresto di Luthi da parte della polizia svizzera per la distrazione di 100 milioni di dollari.

 

Il gruppo giapponese Middlebridge rileva il tutto mettendo David Nursey (suo rappresentante per l'Europa) alla direzione del team che per? ? ormai alla canna del gas. La BT59 ? un'evoluzione della BT58 e ha sempre il Judd V8. Modena rimane mentre Foitek sostituisce Brundle grazie ai soldi portati da suo padre. Dopo 2 corse (tristissime) lo svizzero se ne va alla Monteverdi (Onyx). Al suo posto arriva David Brabham, figlio di Black Jack, proveniente dalla F3 che avr? risultati disastrosi.

Miglior risultato stagionale, il 5? posto di Modena a Phoenix.

 

La Yamaha si propone alla Middlebridge per entrare in F1 col suo V12 nel 1991, sviluppando cos? il motore senza l'assillo del risultato a tutti i costi. Brundle e Blundell si devono cos? sobbarcare l'onere di sviluppare questo motore montato sulla BT60Y al caro prezzo di innumerevoli ritiri. A fine anno la Yamaha se ne va e porta i V12 alla Jordan.

 

Ad inizio '92 si tenta la disperata "mossa pubblicitaria" di ingaggiare Giovanna Amati che si distingue pi? che altro per il numero di testacoda effettuati. Dopo 3 mancate qualificazioni viene sostituita dal collaudatore della Williams Damon Hill che riesce a qualificarsi e a debuttare in F1 a Silverstone. Perso anche Van De Poele, fuggito alla Fondmetal la dera del GP di Germania, Nursey rinuncia a spedire le vetture a Spa per il semplice motivo che non ci sono soldi per effettuare la trasferta.

 

 

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La nuova BT58, disegnata da Sergio Rinland, dispone delle gomme Pirelli grazie all'interessamento di Ecclestone che ha ancora un piccola partecipazione azionaria. Il motore ? il poco potente Judd V8, i piloti sono Martin Brundle e Stefano Modena.

Proprio l'italiano ? protagonista dell'unico exploit della stagione piazzandosi in seconda fila a Montecarlo dove conclude al 6? posto dopo essere stato costretto ad una sosta ai box qyando era 3?. Il resto dell'anno ? costellato dalle rotture ma, soprattutto, dall'arresto di Luthi da parte della polizia svizzera per la distrazione di 100 milioni di dollari.

 

In realt? Modena a Montecarlo arriv? 3? e Brundle 6?. E comunque complessivamente fu una buona stagione per entrambi i piloti (4 punti a testa), anche se spesso le prestazioni migliori erano favorite dalle gomme Pirelli, competitive su alcuni tracciati (come per esempio Montecarlo).

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Manca un passo in questa storia: nel 1997 la UE chiede alla FIA che non pu? fiscalizzare pi? campionati e organizzarne uno in quanto si trova in una situazione di monopolio. Per questo Ecclestone si stacca dalla FIA, diventando solo organizzatore, e copra i diritti della F1 alla FIA per 200 milioni di dollari (per fiscalizzare poi c'? un prezzo da pagare alla FIA come servizio). A questo punto resta da firmare il nuovo Patto della Concordia che McLaren, Williams e Tyrrell rifiutano. Bernie li convince e poi vende i diritti a Leo Kirch per molti soldi di pi?. Kirch fallisce e i diritti vengono rilevati dalle banche. Una parte viene ricomprata da Bernie a prezzo stracciato. Nonostante sia in una posizione di minoranza, Ecclestone viene riconosciuto come capo da tutti quanti, sia team che banche.

 

Ecclestone si fece famoso nel paddock perch? capiva quali erano i problemi dei team e piloti e intuiva cosa si poteva fare con questa categoria.

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Manca un passo in questa storia: nel 1997 la UE chiede alla FIA che non pu? fiscalizzare pi? campionati e organizzarne uno in quanto si trova in una situazione di monopolio. Per questo Ecclestone si stacca dalla FIA, diventando solo organizzatore, e copra i diritti della F1 alla FIA per 200 milioni di dollari (per fiscalizzare poi c'? un prezzo da pagare alla FIA come servizio). A questo punto resta da firmare il nuovo Patto della Concordia che McLaren, Williams e Tyrrell rifiutano. Bernie li convince e poi vende i diritti a Leo Kirch per molti soldi di pi?. Kirch fallisce e i diritti vengono rilevati dalle banche. Una parte viene ricomprata da Bernie a prezzo stracciato. Nonostante sia in una posizione di minoranza, Ecclestone viene riconosciuto come capo da tutti quanti, sia team che banche.

 

Grazie per aver aggiunto questa parte che avevo tralasciato.

 

Ecclestone si fece famoso nel paddock perch? capiva quali erano i problemi dei team e piloti e intuiva cosa si poteva fare con questa categoria.

 

Bernie ? amatissimo nel paddock soprattutto perch? ha reso miliardari tutti i team manager (tranne Minardi... :( )

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